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martedì 6 maggio 2008

SI RIPARTE CON GLI SPORTELLI


Riaprono gli Sportelli di ascolto e mediazione dei conflitti nelle periferie della città. Tali Sportelli si propongono come spazi tesi ad attivare un canale di comunicazione diretta con la cittadinanza, offrire un luogo di ascolto e sostegno e creare le premesse per la progettazione partecipata delle iniziative.
Chi si recherà agli Sportelli potrà ricevere informazioni sulle opportunità, i servizi e le strutture presenti sul territorio, potrà esprimere esigenze, bisogni e proposte per migliorare la qualità di vita nei quartieri e troverà un luogo in cui dar voce al proprio disagio e ai problemi e conflitti che sorgono dalla vita e dalla convivenza nel quartiere.
Affrontando le problematiche di relazione tra le persone attraverso la mediazione, il dialogo e la collaborazione tra gli abitanti si potrà costruire tutti insieme un ambiente più sicuro sereno e solidale.

Le ubicazioni e gli orari degli Sportelli di ascolto e mediazione dei conflitti sono i seguenti:

CIRCOSCRIZIONE 1 – Via B.Tolomei 7 – Lunedì dalle 16:30 alle 19:30
CIRCOSCRIZIONE 2 – Via N.Orlandi 21 – Mercoledì dalle 16 alle 19
CIRCOSCRIZIONE 3 – Centro Civico di Taverne d’Arbia - Via A. degli Aldobrandeschi 24 – Mercoledì dalle 17:30 alle 19:30

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, solo un saluto per ricordarvi che da qualche mese il link del vostro blog campeggia sulle pagine di http://100cittasicure.wordpress.com, il blog delle città associate al Forum Italiano per la Sicurezza Urbana. Sono contento che avete ripreso le attività perché il vostro link è fin'ora il più cliccato del blog. Saluti (Lorenzo Giannini, autore blog)

Anonimo ha detto...

NOn sapevo di questi sportelli e mi sembrano un'ottima iniziativa. Vivo ad Isola da poco tempo e mi sembra che le cose da intraprendere possano essere molte. In primo luogo mettere ben in chiaro che Isola fa parte di siena. In questo potrebbe aiutare cercare di attivare delle iniziative anche in questo quartiere (nel piccolo la stoccata tocca anche voi: perchè la sede dell'ascolto è solo a taverne?) in luoghi "asettici" (cioè liberi da possibili pregiudizi delle persone che potrebbero prenderne parte). Tornando alle prime impressioni mi sembra che l'amministrazione tratti Isola (nome che già sembra voler prefigurare un destino quello dell'Isolamento appunto) un po' come il "figlio brutto", il quartiere che si deve tenere ma di cui potrebbe fare volentieri a meno (ho idea che se le permettessero di annetterla a Monteroni le farebbero quasi un piacere). Certo neanche lontanamente possiamo paragonarci ai quartieri del centro (e non solo per l'indubbia bellezza degli stessi, ma semplicemente per servizi, livello delle strutture, interesse del comune, ecc...), ma neanche a quartieri di altri comuni (Ponte a Tressa è molto + vivibile, Castellina neanche lontanamante paragonabile, ecc...). Anche se non siamo dentro le mura questo non comporta che non potremmo avere un progetto di sviluppo sostenibile del quartiere in modo da permettere: 1) alle persone che vi abitano (spesso solo per via degli affitti + bassi che nel resto della città) di essere contenti del loro quartiere ed avere un senso di appartenenza ad esso che ad oggi sembra relegato solo a determinate etnie e/o a pochi momenti dell'anno; 2)sviluppatre le potenzialità che il quartiere ha in termini di posizione geografica e tipologia di abitatnti (abbastanza giovani sempre per i motivi di cui sopra). I progetti devono per forza avere un respiro più ampio di urbanizzazione cosciente e anche di abbellimento del paesaggio urbano stesso (che ad oggi sinceramente lascia abbastanza perplessi) e passano dall'opera prima che è lo spostamento del percorso della cassia per andare poi nella direzione di creare una serie di servizi SPECIFICI ed UNICI per cui il quartiere assuma nell'economia di Siena un'importanza imprescindibile. Fare di isola un'Isola felice per le famiglie ed i giovani è il progetto che penso potrebbe essere implemetato. Un posto con bella edilizia residenziale a basso costo e servizi per quelle famiglie che non vogliono o non pssono permettersi una casa in centro. Servizi rivolti ai giovani senesi o non solo di siena. Perchè non pensare a qualcosa che avvicini l'università a questi quartieri? Sappiamo che con l'arrivo degli studenti si attivano quasi spontaneamente tutta una serie di servizi ed iniziative. Perchè non pensare a trasformare il centro del quartiere (quella cassia tanto pericolosa e rumorosa oggi) in un una zona pedonabile in cui vengano recuperati gli edifici "storici" per trasformarli in attività economiche, creando un vero e proprio centro commerciale all'aperto, come fatto appunto a Monteroni ma come si sta facendo in tante parti della toscana? Perchè non puntare su servizi che attirino persone anche dalle zone rurali intorno ad isola e che adesso utilizzano siena come unico centro per le loro esigenze? Queste sono idee a lungo raggio, nel piccolo dovremmo almeno iniziare ad avere delle strutture di base che mancano (penso a negozi e/o un asilo nido) ed a migliorare quelle esistenti (parchigiochi fatiscienti, asilo non molto meglio, bar ristoranti e negozzi assenti o non commentabili....). Penso che ognuno debba fare la sua parte. Non so, magari non mi dispiacerebbe sapere da chi è da più tempo di me dietro a questi progetti cosa si pensa per questo quartiere da qui a qualche anno (con il fantasmagorico progetto dello stadio che dovrebbe cambiare il volto e il ruolo del quartiere....). Non penso per motivi collegati al mio lavoro che riuscirò a passare dagli sportelli. Se però qualcuno è interessato a fornirmi qualche informazione sulle idee e i temi esposti sopra, mi lasci sul blog un modo per rintracciarlo: lo contatterò volentieri! Ciao a tutti e grazie di questo spazio che ho okkupato abusivamente....(come sempre sono logorroico, scusate...)